L'analisi della matrice extracellulare in riabilitazione
28-03-2023
La matrice extracellulare è una sostanza gelatinosa che contiene tutte le differenti cellule del tessuto connettivo.
Distribuita ubiquitariamente in tutti i tessuti corporei, è composta da una porzione fibrosa di proteine e da una porzione liquida di zuccheri e proteine (glicosaminoglicani, glicoproteine e proteoglicani).
Lungi dall'essere meramente una struttura di sostegno, all'interno della matrice extracellulare avvengono tutti i processi di scambio metabolico, comunicazione e regolazione delle funzioni cellulari, anche di tipo immunitario.
Dal punto di vista fisiologico la matrice extracellulare è caratterizzata da un continuo processo di rimodellamento che segue i ritmi circadiani, in particolare il ritmo del cortisolo, passando da una fase di degradazione durante le prime fasi della giornata, ad una fase di ricostruzione serale e notturna.
Quando si verifica la perdita della ritmicità del cortisolo per stress cronico e infiammazione, si perde il bilanciamento tra fase catabolica e fase anabolica e la matrice extracellulare subisce dei processi di espansione, in seguito all'accumulo di prodotti di scarto del metabolismo.
Il processo descritto induce una progressiva fibrosi e degenerazione della matrice stessa, che è alla base di dolori cronici e disfunzioni dell'apparato locomotore, in virtù del ruolo del collagene nell'integrità dei legamenti, dei tendini e delle articolazioni.
Per quanto espresso precedentemente, le conseguenze della rigidità della matrice non inducono alterazioni unicamente a carico dell'apparato locomotore, essendo viceversa compromessi tutti i processi di scambio tra le cellule, vitale per ogni tipo di funzione.
Tra i prodotti di scarto presenti nella matrice gioca un ruolo fondamentale il potassio, la cui fuoriuscita dalle cellule induce alterazioni del potenziale di membrana di tutte le cellule, inficiando la trasmissione nervosa: questo aspetto riveste un'importanza particolare durante i processi riabilitativi e di recupero motorio.
Normalmente la percentuale di matrice extracellulare non deve superare il 20% del peso corporeo, rappresentando una consistente porzione della massa magra: tramite l'analisi avanzata della composizione corporea BIA-ACC il medico è in grado di diagnosticare la perdita del ritmo del cortisolo, analizzare i processi di espansione della matrice e quantificare il potassio extracellulare.
Durante i moderni percorsi riabilitativi è pertanto fondamentale affiancare all'intervento neuromotorio e biomeccanico sull'apparato locomotore, un percorso atto ad indurre il drenaggio della matrice extracellulare dai cataboliti ed il ripristino dei fisiologici scambi metabolici, oltre che della conduzione nervosa, al fine di favorire il recupero motorio e prevenire l'insorgenza di recidive.
Oltre alle indicazioni inerenti il corretto stile di vita, funzionale a stimolare la ritmicità del cortisolo (alimentazione bilanciata di tipo circadiano, supplementazione funzionale, biofeedback respiratorio, stimolazione del sistema nervoso autonomo al mattino) la terapia di regolazione della matrice extracellulare tramite strumento validato Regmatex consente, in virtù di un meccanismo denominato biofeedback elettrodermico, di analizzare e correggere le alterazioni del potenziale di membrana di tutte le cellule corporee, favorendo i processi di scambio ed il ripristino delle funzioni dinamiche della matrice stessa, coinvolta nei processi di neuro-immuno-modulazione.
I dispositivi menzionati sono in uso presso l'ambulatorio di dolore cronico, stress e infiammazione del Poliambulatorio Bianalisi Fisiomedical di Roma.